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28 Ottobre 2024 - Sanità di Strada - da Nuovecronache23.com

12-02-2025 11:30

Gabriella Scrimeri

Anno 2024,

28 Ottobre 2024 - Sanità di Strada - da Nuovecronache23.com

https://nuovecronache23.com/archivio/#sanita-di-strada

Leggi l'articolo su nuovecronache23.it

 

https://nuovecronache23.com/archivio/#sanita-di-strada

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Gabriella Scrimieri di professione è coordinatrice infermieristica presso un nosocomio milanese. Più di un anno fa ha avviato, insieme ad altri suoi colleghi e anche con il supporto di alcuni medici specialisti in vari rami della medicina, una serie di ambulatori medici del tutto gratuiti sotto la dicitura Ali di Leonardo. Ultimamente ha anche edito un giornale online informativo (quotidiano della salute.it), su scala nazionale con un focus importante sulla sanità, la salute e il sociale. Il giornale tratterà anche argomenti di prevenzione, malattie rare ma anche di quella sanità che stenta ad entrare nelle case delle persone più fragili e indigenti.
Di questo ci parla nella presente intervista.
 

Da che cosa è nata l’idea di un ambulatorio gratuito?
 

Vengo dalla Puglia e sono a Milano da circa trent’anni anni. Provengo da una realtà di case popolari dove mancava un po’ tutto. Da quella esperienza ho maturato un progetto di vicinanza con i bisogni più elementari della gente che vive all’interno di queste case popolari e che è deprivata di tutto. Su questo progetto ho scritto anche un libro dal titolo Sono solo un’infermiera.
Così ho pensato di mettere in piedi un ambulatorio infermieristico che offra assistenza sanitaria in forma del tutto gratuita. Ho cercato di farlo in ambienti della città di Milano popolati da persone che vivono situazioni di fragilità sociale ed economica e ci siamo concentrati su questo impegno. Abbiamo creato un’associazione che si chiama Ali di Leonardo con altri colleghi infermieri e anche medici specialisti e inizialmente siamo stati ospitati nelle case popolari del quartiere di Calvairate. Dopo qualche mese abbiamo aperto un secondo ambulatorio nella zona di Ponte Lambro. A breve avvieremo un altro ambulatorio nel quartiere di Calvairate. In questo caso, avendo vinto un bando, non saremo più ospiti ma legittimi destinatari di uno spazio adeguato. Oltre alle attività di carattere sanitario ci occuperemo anche delle svariate situazioni proprie delle persone indigenti.
 

Come è stata la risposta dei cittadini?
 

La risposta dei cittadini è sempre stata del tutto positiva, volevano sapere di che cosa ci occupavamo, erano perplessi perché ormai la gente non è più abituata a ricevere qualcosa di gratuito. Così, nei limiti delle nostre possibilità, abbiamo allargato i confini dei nostri interventi specifici, regalando per esempio anche degli occhiali da vista. Abbiamo avviato delle collaborazioni molto efficaci con medici specialisti nei vari settori della medicina. Da poco tempo abbiamo avviato anche un giornale on line che parla di salute, di patologie, di nuovi virus, di dubbi che la gente può avere e di problemi sociali. Il giornale risponde anche alle domande che pongono i cittadini in merito alle cure, questo attraverso la collaborazione di nostri specialisti, perché il giornale dispone di un comitato scientifico di tutto rispetto. Insomma, facciamo di tutto per occupare il nostro tempo libero dal lavoro per fare del bene.


Quali sono i limiti dei vostri ambulatori? Curate ogni tipo di malattia?
 

Nella nostra attività ambulatoriale abbiamo naturalmente dei limiti strutturali nel senso che non possiamo fare cure di tipo interventistico perché non abbiamo spazi adeguati, ma soprattutto perché dovremmo avere un accreditamento che non abbiamo. Facciamo una rilevazione dei parametri vitali, una attività di prevenzione anche di carattere alimentare. Accompagniamo il paziente con indicazioni pratiche sulle strutture sanitarie più vicine per una visita particolare, su come fare nel caso vengano superati i tempi di attesa previsti dalla legislazione.


Dalla vostra esperienza quali sono i disturbi più ricorrenti che avete rilevato?
 

Nella nostra esperienza le patologie prevalenti che abbiamo osservato nelle persone che vivono nei quartieri polari sono una grossa prevalenza di patologie psichiatriche, demenze, ragazzi che sono in cura presso i centri di salute mentale, persone che soffrono di depressioni perché hanno perso il lavoro, adulti che vivono ancora con i genitori, abuso di droghe. Altra cosa da dire è che spesso e volentieri quando uno avverte qualche sofferenza se ne accorge dai sintomi perché non fa prevenzione e se ne accorge quando la patologia è già troppo avanti e quindi si deve rivolgere al medico. Altre patologie ricorrenti sono di tipo cardiovascolare specie in persone obese. Abbiamo assistito molti bambini anche perché a Ponte Lambro, per esempio, non c’è il pediatra, per cui anche per una piccola febbre si rivolgono al Pronto soccorso. Noi abbiamo chiesto la collaborazione di un pediatra per due giorni alla settimana. Seguiva attentamente questi bambini, curava i loro piccoli disturbi, bronchiti, polmoniti specie sotto Natale. Una bambina che aveva un problema piuttosto serio l’abbiamo fatta ricoverare. Un altro supporto importante offerto a questi bambini è stato il certificato di idoneità fisica per la palestra. Molte sono famiglie con cinque sei bambini e non possono permettersi di pagare cinquanta euro per un certificato. Noi l’abbiamo fatto gratuitamente, con visita completa da parte del pediatra e il cardiogramma. Siamo riusciti così a garantire circa cinquanta certificati per questi bambini. In certi casi però, avendo notato degli aspetti che meritavano di essere approfonditi abbiamo inviato il bambino dal medico curante della famiglia.